Potare l’oleandro è un tipo di operazione praticamente obbligatoria da seguire per qualsiasi forma di intenzione di curare sufficientemente bene questo arbusto sempreverde, molto presente in giardini, serre ma anche vasi di ogni misura. E’ una specie molto resistente ai cambi di stagione ma richiede e quindi necessita una potatura adeguata, nel periodo giusto. Quando potare l’oleandro?
L’oleandro è anche conosciuto per il contenuto velenoso dei propri fiori e delle proprie foglie per questo anche l’operazione di manutenzione attraverso la potatura va gestita con attenzione, evitando di svilupparla senza proteggere il volto ma anche e soprattutto mani ed occhi. Le tossine presenti infatti possono essere estremamente pericolose.
Potare l’oleandro
Pianta diffusissima, l’unica della specie Nerium è molto capace di diffondersi anche ad altitudini mediamente elevate, anche se da il meglio in contesti continentali e mediamente miti. E’ coltivato principalmente per il bell’aspetto dei fiori che possono essere sia colorati, generalmente sul rosa ma anche di forma candida fino al bianco totale.
Dato il comportamento arbustivo può essere consigliabile effettuare le giuste cure in ambito di potatura anche più di una volta l’anno, tenendo conto di non potare durante il periodo di fioritura, che comprende dutto il periodo tra fine primavera fino agli inizi di settembre. In questa fase la pianta è al massimo della sua forma di sviluppo ed è meglio non potarla.
Quando e come procedere
Essendo una specie sempreverde da sola impiega molto tempo per disfarsi dei rami ma anche dei fiori secchi per questo per molti il periodo ideale è con l’arrivo dell’autunno con la specie oramai in vista di un ritmo metabolico più lento. Ricordiamo che in presenza della giusta forma di spazio l’oleandro cresce in ogni direzione quindi è anche una condizione estetica.
- In autunno si accorciano i rami dalla punta più irregolare o secca e si eliminano le sezioni oramai non più produttive
- La potatura può essere effettuata anche tra febbraio fino alla prima metà di marzo, prima della fioritura, anche per liberare la pianta da sezioni non utili
Se abbiamo l’oleandro in vaso possiamo decidere di cimare ogni ramo sufficientemente sviluppato 1 volta l’anno, lasciando questi ad una lunghezza non troppo più lunga di 10 – 12 cm, conviene farlo però ad inizio autunno entro il mese di novembre così che la pianta possa liberarsi di ogni parte non inutile. Conviene sempre potare utilizzando strumenti sterili e molto affilati.
Meno è produttiva la pianta in termini di fiori, più radicalmente gli interventi potranno essere effettuati, conviene però evitare di eliminare oltre il 40 % dei rami anche se la specie è davvero poco produttiva. La potatura può servire anche a far penetrare meglio la luce solare all’interno del fusto così da incentivare il recupero della pianta dopo la fioritura.