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Carta del docente: sarà nuovamente attiva a partire dal 14.09

Per poter usufruire del bonus, dunque, è necessario essere registrati alla predetta piattaforma, cosa che dovranno faranno tutti i neo assunti e tutti coloro i quali, per svariate ragioni, non sono ancora registrati.

Scheda di sintesi per punti:

soggetti beneficiari;
modalità di registrazione alla predetta piattaforma;
modalità di utilizzo della stessa, ossia come spendere la somma di 500 euro;
modalità di rendicontazione;
beni e servizi acquistabili;
destinazione delle somme non spese nel 2016/17.

Soggetti beneficiari

Docenti di ruolo delle istituzioni scolastiche statali:

full-time;
part-time
neoassunti (quindi in anno di prova e formazione);
docenti inidonei per motivi di salute (di cui all’articolo 514 del D.lgs. 297/94);
docenti distaccati o comandati o fuori ruolo o altrimenti utilizzati;
docenti delle scuole all’estero;
docenti delle scuole militari.

Registrazione

La registrazione alla piattaforma ministeriale, a partire dall’anno scolastico 2017/18, è consentita dal 1° settembre al 30 ottobre di ciascun anno scolastico.

Per la registrazione è necessario munirsi dell’identità digitale SPID (Sistema Pubblico Identità Digitale).

Per richiedere l’identità digitale sono necessari: un indirizzo e-mail, il numero di telefono del cellulare che si usa normalmente, un documento d’identità valido (carta di identità o passaporto), la tessera sanitaria con il codice fiscale.

Il soggetto, al quale rivolgersi per ottenere l’identità digitale SPID, si può scegliere tra: InfoCert, Poste Italiane, Sielte o TIM.
Una volta ottenuta l’identità digitale si può procedere alla registrazione alla piattaforma ministeriale.

Generazione buoni e modalità di spesa

Per l’a.s. 2017/18 bisognerà attendere il 14 settembre, ossia il caricamento della somma sul borsellino elettronico.

I docenti pertanto non devono presentare alcuna richiesta specifica in segreteria, ma solo procedere alla registrazione sulla piattaforma e attendere che la somma sia depositata nel borsellino per poterla spendere.

Dopo la registrazione, il docente può emettere, nell’area riservata, dei buoni elettronici di spesa con codice identificativo, associati all’acquisto di uno dei beni o servizi consentiti.

I buoni generati vanno stampati e presentati al negozio indicato in fase di generazione, se si tratta di attività fisica; se si tratta di attività online, bisogna seguire le procedure di comunicazione del codice del buono, indicate dagli stessi negozianti (in genere inserendo il codice del buono spesa negli appositi spazi che i siti aderenti mettono a disposizione per l’inserimento del codice stesso).

Nel momento in cui il buono viene speso e quindi validato dall’esercente o dall’ente, la somma è decurtata dal totale disponibile.

Il buono generato ma non speso non determina variazione d’importo.

Gli acquisti possono essere effettuati soltanto presso le strutture, gli esercenti e gli enti registrati e presenti in piattaforma.
Rendicontazione

L’articolo 9, comma 5, del decreto prevede che l’applicazione web mette a disposizione la reportistica necessaria per la rendicontazione delle spese effettuate. Il Miur, al riguardo, non ha fornito ulteriori indicazioni e, per l’a.s. 2016/17, non è stata emanata alcuna disposizione che prevedesse la presentazione della predetta reportistica.

Alla stampa di buoni e all’utilizzo dell’applicazione, pertanto, non deve seguire, almeno allo stato attuale, nessuna operazione di presentazione di documentazione.

La rendicontazione, in pratica, avviene automaticamente nel momento in cui l’esercente o l’ente acquisisce il buono generato.

Le somme non rendicontate correttamente o utilizzate per spese inammissibili, ossia non rientranti tra quelle di seguito riportate, sono recuperate a valere sulle risorse disponibili sulla Carta con l’erogazione riferita all’anno scolastico successivo (ad esempio: acquisto un bene non consentito, la somma spesa mi verrà decurtata dall’importo assegnato per l’anno scolastico successivo).

Beni e servizi acquistabili

Gli acquisti consentiti sono quelli di seguito riportati:

libri e testi, anche in formato digitale, pubblicazioni e riviste comunque utili all’aggiornamento professionale;
hardware e software;
iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;
iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale;
titoli di accesso per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
titoli per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione, di cui articolo 1, comma 124, della legge n. 107 del 2015.

Destinazione somma residue anno scolastico precedente

Nel caso in cui il docente non spenda, nell’anno scolastico di riferimento, l’intera somma di 500 euro o parte di essa, le somme non spese restano disponibili e quindi si cumulano con quelle dell’anno scolastico successivo, come detta l’articolo 6/6 del DPCM:

“Le somme non spese entro la conclusione dell’anno scolastico di riferimento sono rese disponibili nella Carta dell’anno scolastico successivo, in aggiunta alle risorse ordinariamente erogate.”

Pertanto, chi non ha speso l’intero importo o parte di esso nell’anno scolastico 2016/17, se lo ritroverà per l’anno scolastico 2017/18, insieme a quello previsto per tale anno (500 euro più la somma residua).

Gli importi delle somme non spese e dei buoni generati ma non validati verranno attribuiti al residuo dell’anno scolastico 2016/2017, per cui i docenti, che si trovano in tale situazione, avranno a disposizione per l’a.s. 2017/18 la somma di 500 euro più il residuo del 2016/17.

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